Il risparmio energetico ed il futuro dell’umanità

Il 2019, dicono gli esperti, segnerà un nuovo record per il consumo mondiale di energia elettrica e, per quanto riguarda il clima, uno dei cinque anni più caldi di sempre. Che le due cose siano strettamente correlate è sempre più probabile, soprattutto se pensiamo che le fonti fossili (petrolio, gas e carbone) forniscono ancora oggi ben più del 50% delle fonti energetiche a livello globale. Bruciare fonti fossili significa rilasciare enormi quantità di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera che crea l’effetto serra, causa principale del riscaldamento terrestre.
Tornare ad un mondo a bassi consumi energetici individuali, come era nel passato, appare estremamente improbabile: guidiamo auto, abbiamo frigoriferi nelle nostre case, sistemi di riscaldamento e raffreddamento, vari elettrodomestici, computer, televisori e così via. Le nuove classi medie, soprattutto in Asia, vogliono spostarsi, consumare e vivere una vita con discreti agi. Pertanto il consumo di energia è destinato a crescere nel prossimo futuro. 
E allora, per uno sviluppo veramente ecosostenibile, è necessario produrre da fonti rinnovabili non inquinanti (quindi escluso il nucleare, che è rinnovabile ma ha il grave problema delle scorie nucleari), ma soprattutto di rendere più efficienti produzione e consumo. L’attenzione, dicono gli esperti, si è spostata ormai da tempo dal problema delle fonti a quello dell’energia. 
E qui nasce il grande problema: l’energia può essere prodotta e trasportata, ma difficilmente conservata. Quest’ultimo aspetto è quello che penalizza maggiormente le grandi fonti di energia rinnovabile: il vento non soffia sempre alla stessa velocità e nella stessa direzione, piove in maniera sempre più irregolare ed incostante, ed il sole c’è soltanto di giorno, e solo se non è oscurato da nuvole. Quindi l’energia derivante da acqua, sole e vento ha dei grandi picchi di produzione, magari in orari in cui i consumi sono più ridotti, ed una grande scarsità di produzione in altri orari, in cui i consumi sono maggiori. 
Ecco perché la ricerca ormai si concentra su due aspetti: ridurre i costi di produzione delle energie rinnovabili per renderle più competitive, e permettere una migliore conservazione dell’elettricità per il consumatore finale. Dal futuro di questa ricerca e di questi sforzi tecnico scientifici, dipende una buona parte del futuro dell’umanità.

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